Una finestra sul mondo della fiber art internazionale
Intervista a Barbara Pavan, curatrice di Fiber Artist e collaboratrice del magazine internazionale ArteMorbida
Dedichiamo la seconda intervista per il Magazine di creattivati.ch a Barbara Pavan curatrice, ideatrice e direttrice del blog Fili&Forme nel quale si respira la sua passione per l’arte tessile mettendo un focus alla Fiber Arts internazionale.
Barbara di lei già sappiamo che è una curatrice d’arte contemporanea, ma com’è nata la sua passione per l’arte e quando si è avvicinata al mondo della curatela?
Ho incontrato l’arte da ragazza grazie ad un’amica di famiglia che era un’appassionata collezionista di arte moderna. Così mi sono affacciata per la prima volta su questo mondo tanto affascinante quanto complesso. Ed è scoccata la scintilla, è nato un amore che ho poi coltivato a lungo e con cura fino a farlo diventare una professione, ormai da oltre vent’anni.
Barbara Pavan
La sua attenzione si rivolge particolarmente alla fiber art, quando ha capito che questa sarebbe diventata il suo focus?
I fili sono stati il leitmotiv della mia vita, per storia famigliare e per il contesto in cui sono cresciuta. Da qualche anno ho rivolto la mia attenzione alla Fiber Art poiché trovo sia la sintesi perfetta di due passioni – l’arte ed il tessile.
Marisa Iotti
Ha un blog che si chiama “Fili&Forme” e scrive per una rivista del settore, cosa l’ha spinta a raccontare degli artisti e delle loro opere?
Il fatto che nessuno lo facesse – o almeno non in Italia e non in maniera esclusiva, capillare e specializzata. Ho aperto il blog per raccontare la Fiber Art contemporanea italiana poiché avevo la sensazione che rispetto ad altre realtà europee ed extra europee, da noi l’interesse verso questo linguaggio fosse confinato tra pochi addetti ai lavori.
Volevo creare uno spazio libero in cui dar voce direttamente agli attori – artisti e operatori – che si occupano di arte tessile e Fiber Art. L’incontro con una realtà più strutturata come ArteMorbida, un magazine italiano ma dal respiro internazionale e distribuito anche all’estero in inglese, ha amplificato la possibilità di diffondere e far conoscere gli artisti e le opere.
Elvezia Allari per Sine Qua Non – progetto d’arte
Il suo lavoro si concentra principalmente in Italia, dove la tradizione dell’artigianato tessile ha forti radici storiche, ma in che modo la scena artistica italiana contemporanea legata alla fiber art si relaziona al passato e in che modo guarda al futuro?
Negli ultimi anni la riscoperta del lavoro di alcune figure storiche della Fiber Art italiana – una su tutte, Maria Lai – ha riacceso i riflettori intorno al tessile in ambito artistico. Questo da un lato ha suscitato un rinnovato interesse che però purtroppo non sempre coincide con una ricerca originale ed autentica e, al contrario, non raramente sfocia in opere che tradiscono l’impronta pesante dell’eredità di personalità di spicco, come la Lai appunto, senza riuscire a svincolarsene o a superarne i confini.
Dall’altro però riscontro un numero crescente di giovani artisti e artiste che scelgono il medium tessile (o almeno ‘anche’ il medium tessile) per esprimersi, attraverso una sperimentazione assolutamente innovativa. E dunque, probabilmente la risposta delle nuove generazioni ad un mondo sempre più liquido, veloce e virtuale passa anche attraverso il recupero e la rilettura di tecniche antiche dal ritmo lento e di materiali evocativi di contenuti, significati, storie cui attribuire una cifra formale e semantica inedita.
Giulia Nelli
“De Rerum Natura” è invece il titolo della mostra in corso curata da lei che unisce l’Italia con il Ticino, com’è nata questa collaborazione? E qual è il filo conduttore che unisce queste due realtà e gli artisti coinvolti?
Non è la prima volta che la galleria ticinese 36Mazal che si occupa di tappeti orientali rari e pregiati e l’italiana SCD Studio specializzata in Fiber Art e arte tessile contemporanea collaborano ad un progetto comune. Entrambe le galleriste hanno un interesse autentico, professionale e personale, per le diverse declinazioni del medium tessile in ambito storico, artistico e culturale. In questa mostra l’intento è di indagare quanto e come la natura sia una fonte di ispirazione per artiste contemporanee provenienti da background differenti ma con tradizioni tessili secolari – Elham M Aghili è di origini iraniane, Susanna Cati è italiana, Olga Teksheva è russa e Yukoh Tsukamoto è giapponese – in dialogo con l’interpretazione espressa nelle decorazioni dei manufatti annodati persiani.
Dunque il filo che lega, per questa occasione, le quattro artiste e le due realtà espositive coinvolte è il linguaggio affidato al medium tessile per esprimere sensibilità diverse rispetto ad unico tema.
De Rerum Natura – esposizione galleria d’arte 36Mazal
Per gli artisti di creattivati che vogliono conoscere il mondo della fiber art in Italia, quali sono i principali eventi e realtà espositive che lei consiglia di guardare?
Miniartextil a Como, giunta alla trentesima edizione, è sicuramente una manifestazione imperdibile per avere una panoramica di respiro internazionale e di qualità del mondo della Fiber Art. Altrettanto storica è TRAMANDA a Chieri che ha anche una sezione riservata ai giovani artisti. Devo ammettere che negli ultimi anni si sono moltiplicati spazi e occasioni espositive e, finalmente la Fiber Art ha cominciato a comparire in gallerie, mostre ed eventi al pari di qualunque altro linguaggio dell’arte contemporanea superando i limiti che l’hanno a lungo relegata nel ruolo di “arte minore” o comunque separata rispetto alle arti visive considerate “maggiori”. Non è raro dunque trovare proposte ed artisti che si esprimono (anche) attraverso il medium tessile in fiere d’arte e gallerie. Il portale di ArteMorbida poi (www.artemorbida.com) è un’ottima fonte di informazioni per orientarsi, con un ricco calendario eventi, segnalazioni dei bandi, approfondimenti su molti aspetti legati alla Fiber Art e sui professionisti che operano in questo settore in ambito internazionale. Da qualche tempo, inoltre, sul mio blog do voce anche agli artisti tessili ticinesi.